Premessa al II volume

Questo secondo volume è costituito anzitutto dal capitolo alfieriano del libro del 1978 Settecento maggiore (Milano, Garzanti), che presenta un intero ritratto in movimento del grande poeta fra vita, rapporto conflittuale con un tempo da lui non amato e risoluzione in alta poesia tragico-teatrale e in convergenti direzioni di poetica lirica, satirica, autobiografica del suo ricco mondo interiore profondamente agonistico e pessimistico. Il lungo capitolo di Settecento maggiore ampliava, arricchiva e rafforzava le pagine sull’Alfieri del Settecento, volume sesto della Storia della Letteratura Italiana diretta da E. Cecchi e N. Sapegno (Milano, Garzanti, 1968). Sicché nella sua attuale presentazione questo profilo dell’Alfieri (che si è sviluppato attraverso le precedenti dispense di due corsi universitari genovesi del ’53-54 e del ’54-55 nonché degli studi particolareggiati dei Saggi alfieriani – ora ripresentati nel primo volume di quest’opera – e di un corso romano del ’73) costituisce la sintesi conclusiva e monografica del mio esercizio critico dedicato all’Alfieri; e dell’Alfieri offre, in dinamico svolgimento, l’immagine piú intera risultante dalle mie successive e ripensate interpretazioni del grande poeta. Completo poi la presentazione delle mie indagini critiche sull’Alfieri riportando in appendice (cosí come nel primo volume riportavo il mio libro giovanile Vita interiore dell’Alfieri) altri tasselli del mio dinamico lavoro sull’Alfieri: il capitoletto conclusivo del mio libro del 1947, Preromanticismo italiano, significativamente intitolato La rivoluzione alfieriana (a distinguere le forme piú violente, innovatrici del singolare preromanticismo alfieriano da quelle piú moderate e compromissorie, non «rivoluzionarie», di altro preromanticismo del tardo Settecento italiano), e alcuni articoli e «schede» (altri li ho esclusi) nati entro il lavoro della mia rivista «La Rassegna della letteratura italiana», specie nella forma appunto di «schede», per prender posizione su studi critici dedicati ad opere alfieriane (poi riportate in un volume del 1963, Classicismo e Neoclassicismo nella letteratura del Settecento).

In tal modo ho ritenuto, d’intesa con il direttore della Collana, Arnaldo Di Benedetto, anche con l’aggiunta delle appendici dei due volumi, di offrire ai lettori interessati una presentazione integrale della mia interpretazione alfieriana.

Roma, 16 settembre 1994